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venerdì 31 ottobre 2014

CHAMPAGNE COLLARD-PICARD, TANDEM VINCENTE



Ai degustatori fortunati spesso capitano bottiglie rare. La Cuvée des Archives è una di quelle. L'annata è il 2002, ma si tratta di un unicum perchè è stato realizzato con uve provenienti da una vecchia vigna di oltre cent'anni in seguito estirpata e ripiantata successivamente. Note di pan brioche, cacao, lieve speziatura, sostanza ed equilibrio, grande solidità. Champagne con 80 per cento di Chardonnay e 20 Pinot Noir, firmato dalla Maison Collard-Picard. Un capo d'opera anche per gli attuali proprietari Olivier Collard e Caroline Picard che hanno in eredità le restanti 4000 bottiglie di 80 mila prodotte. Entrambi sono discendenti da famiglie che da sempre hanno prodotto champagne, il primo nella Vallée della Marne, la seconda nei villaggi di Mesnil sur Oger, Oger e Vertus. Luoghi sacri per le bolle francesi classificati Grand cru e Premier cru. Un matrimonio d'amore, ma anche d'affari. La loro Maison è nata nel 1996, tra due anni compirà i suoi primi vent'anni. I due ragazzi non hanno dimenticato il passato di famiglia. Il nonno di Olivier, René Collard è stato un fautore del Pinot Meunier in purezza quando, e si va indietro negli anni, nessuno pensava di vinificare separatamente i tre vitigni che fanno la forza della Champagne. 







Con il Rosé, annata 1969 e le due Cuvée Prestige 1979 e 1976, create da René Collard, introvabili e per la prima volta lontano dalla cantina di Villers sous Chatillon, nella Vallée de la Marne, Olivier ha ribadito la filosofia che anima il progetto di famiglia: "Non facciamo mai fermentazione malolattica e i nostri champagne non esibiscono mai un gusto Maison, ma del terroir. Presto torneremo a produrre Pinot Meunier in purezza per riprendere una tendenza che ci ha visti primi davanti a tutti grazie alle intuizioni del nonno".





Olivier con Andrea Cecchi, della cantina chiantigiana Cecchi, che da quattro anni distribuisce in Italia Collard-Picard. Circa 14 mila bottiglie delle 120 mila prodotte dalla Maison. Collard-Picard dispone di sedici ettari di vigna, l'ultimo acquisito qualche settimana fa.  La Cuvèe Sélection (euro 49), Cuvée Prestige (euro 59) e Cuvée Dom.Picard (euro 70) Grand Cru Blanc de Blancs realizzato con uve Chardonnay in purezza, sono le tre etichette che incontrano i migliori favori del mercato italiano.



Essentiel 2006, è un Dosage Zero di raro equilibrio tra zuccheri e acidità. Uno champagne che invecchia in grandi botti di rovere. Puntuale ed elegante, convince per la grande armonia. Risultato di una grande vendemmia in Champagne. Sensazioni da exploit. 




mercoledì 29 ottobre 2014

IL RITORNO DI PETER BRUNEL




Riso mantecato con porcini, fonduta di caprino, briciole di tartufo autunnale e carré d'agnello alla colatura di fieno, crema di sedano rapa, castagne affumicate: due piatti di rara efficacia gustativa firmati dallo chef trentino Peter Brunel. Sensibile e attento alla ricerca Peter ha fatto crescere la sua cucina che ha assunto nel tempo autorevolezza sino a farne una delle più apprezzate in Italia e nel mondo. Da qualche mese lo chef fa parte del team Lungarno Collection, società di gestione degli alberghi di proprietà della famiglia Ferragamo. Chef executive del Caffé dell'Oro a due passi da Ponte Vecchio, a Firenze, ma anche del ristorante Borgo San Jacopo dell'Hotel Lungarno, per il quale ha confezionato i due piatti fotografati.


sabato 25 ottobre 2014

BRICCO DELL'UCCELLONE 2009


Se c'è un Bricco che rappresenta la Barbera è quello dell'Uccellone. Storica etichetta della cantina Braida di Rocchetta Tanaro del non dimenticato pioniere della Barbera d'Asti, Giacomo Bologna. L'annata 2009 disponendo di una gradazione alcolica che supera i 16 gradi rimane fedele ai canoni della complessità e della solidità senza mai restare vittima della sua robustezza. Il colore è di un bel granata e la dolcezza dei tannini mitiga una acidità ancora sostanziosa, ma destinata a cedere negli anni a venire dato che questo 2009 è in piena evoluzione. Le note sono di piccoli frutti rosso scuro, prugna, polvere di cacao e un balsamico che esalta il finale. Davvero Raffaella e Beppe Bologna hanno saputo sviluppare armonicamente una cantina che troppo presto il loro padre ha dovuto lasciare. Oggi la loro Barbera d'Asti non teme confronti tra i rossi blasonati e rilancia con fermezza le potenzialità di questo vitigno.



DOVE COME QUANDO

Braida
Via Roma, 94
Rocchetta Tanaro (Asti)
Tel. 0141 644 113

Bricco dell'Uccellone 2009
Vitigno: Barbera
Bottiglie prodotte: 80.000
Prezzo in enoteca: euro 45

mercoledì 22 ottobre 2014

CLOS DU MESNIL E LA PIZZA AL TARTUFO



La prima volta è stata per il fratello più giovane, Clos d'Ambonnay, blanc de noirs, sul mercato dal 2007, lo champagne più costoso del mondo (circa 3500 euro la bottiglia) accostato a un semplice piatto di paccheri preparati da un grande chef. Clos du Mesnil, blanc de blancs, fazzoletto-vigneto cintato da un muro, clos appunto, di 1,87 ettari, ha invece sfidato la pizza preparata dalla cucina del Dry di via Solferino, a Milano, per la sua ultima uscita, l'annata 2003. Complessità infinita, minerale, con note di spezie e di agrumi, nocciola e burro. Elegante e puntuale nelle attese. Come è noto si tratta di champagne creato con sole uve Chardonnay. "Il più facile da fare in Maison", secondo Olivier Krug, figlio di Henri, ultimo rappresentante della dinastia di questa famiglia. Prezzo proibitivo, circa mille euro, per 8671 esemplari (la metà di quanto solitamente viene prodotto e soltanto nelle migliori annate) più 659 formato magnum. 



Pizza di disarmante semplicità sfornata dalla cucina del Dry, arricchita da tartufo d'Alba e uova di quaglia. "Il nostro champagne è piacere e celebrazione. Da 170 anni nessuno riesce a copiare quanto noi in Krug creiamo. Siamo unici a vinificare ogni singolo appezzamento", ricorda Olivier Krug. 



Gran finale con l'immagine della Maison: la Grande Cuvée. Un sans année creato con il 50 per cento circa di vins de réserve, vecchi sino a vent'anni, e centinaia di vinificazioni per arrivare all'assemblaggio più esaltante. Compito riuscito nel tempo per un blend di Pinot Noir (45-55 per cento), Chardonnay (35-45 per cento) e Pinot Meunier (10-15 per cento). Netto e preciso, austero e morbido, Grande Cuvée nell'ultima versione in commercio, è il sogno dei sogni di tutti i Krug-lovers sparsi nel mondo.



giovedì 2 ottobre 2014

70 MAGNUM VINTAGE 1983 DI CHARLES HEIDSIECK



Non capita tutti i giorni di scoprire bottiglie rare come il Brut Vintage 1982 di Charles Heidsieck, più che trentenne, in piena salute gustativa. Settanta magnum di questa eccellenza saranno messi sul mercato italiano dall'importatore Philarmonica di Brescia. Il colore leggermente ambrato già coinvolge emotivamente come i profumi di crema pasticcera, frutta candita, caramello, composta di fichi. Vecchio e solido blend di una stagione passata: 50 e 50 tra Pinot Noir e Chardonnay. Grande carattere e finezza. Prezzo off limits: circa 900 euro...


Uno dei migliori Rosé in circolazione l'annata 1999 Vintage dove prevalgono sentori di wafer, canditi, pan brioche e piccoli frutti rossi con un finale di rafano e brodo. Colore significativo. Singolare, unico, sorprendente, armonia e piacevolezza. Il prezzo è più abbordabile, 88 euro a bottiglia.





Crema di zucca con ostriche fritte in alga nori, cozze a vapore e aria di mandorle. Risotto alla rapa rossa con gambero di Sanremo, baccalà, midollo e limone sotto sale. Due dei piatti serviti dalla cucina governata dal nuovo chef Davide Zunino del ristorante milanese "Mimmo Milano".


Non poteva mancare in questa sfilata unica il Charlie Brut. L'annata 1985 esalta complessità e finezza. Una precisione stilistica davvero insolita nel panorama degli champagne e per questo Charlie che tra un anno compirà i suoi primi trent'anni c'è da spolverare un po' di meraviglia.


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